“Purtroppo certe fisicità non aiutano.”
E’ quello che mi ha detto un collega. Eppure
io mi vedo normale. Una della mia età, portata bene certo … con tutto quello che spendo … ma si vede tutta. Non avrò un sex appeal prorompente, uno di quelli che incute timore,
ma nemmeno sono la classica tutta ciccia e simpatia. Anzi sono quanto di più lontano da una persona
estroversa. Sicuramente non ho un aplomb autorevole è vero, ma nemmeno me ne
vado in giro mollando pacche sulla
spalla a destra e a manca, magari corredate da un bel “allora zì come te butta oggi?”. Piuttosto sono schiva, riservata. E lascio sempre una certa distanza tra me e le
altre persone o almeno così credo. Perchè nella realtà è tutta un’altra storia.
Dove vado vado, infatti, in massimo 10 minuti scatta automaticamente il tu,
laddove un Lei ci sia mai stato, ma soprattutto quel che è più grave tutti
cominciano a raccontarmi gli affari
propri. Che io i miei mi guardo bene dal confessarli persino a me stessa. Ma
loro no! E giù racconti di matrimoni sbagliati, di mutui da pagare, di capi
rompiballe, di acciacchi che non accennano
a passare e poi il pupo che ha la febbre, la zia che è morta senza lasciare
nulla eppure “come si faceva accompagnare
dappertutto la vecchia strega” … e la suocera maledetta perchè fa una lasagna
insuperabile … con tanto di ricetta passo passo … a me poi … che la lasagna né
la mangio né tantomeno la cucino. E via discorrendo fino ai particolari più
intimi, insomma quelli di cui farei volentieri a meno. Sarò ipersensibile. Io …
perché loro no. Anzi vanno avanti imperterriti come mi conoscessero da sempre,
senza il minimo ritegno! Una addirittura mi ha usato come scusa per non vedere
un tipo che l’aveva raggiunta fuori dall’ufficio. Nonostante io la rassicurassi
che avevamo finito, che poteva andarselo a prendere quel caffè, lei con una
mano reggeva il telefono e con l’altra mi faceva segno di stare zitta. Ci
mancava poco mi tappasse letteralmente la bocca. Nel frattempo imbastiva scuse
su scuse a quel poveretto che l’aveva chiamata. “Guarda ora non posso proprio … eh sì mi ci mancava pure sta rogna stamattina”
(la rogna ero io!) Per poi, una volta attaccato, chiedermi scusa “ Sai è
un rompiballe, non ho proprio voglia di vederlo ora … non è cattivo … e mi
piace pure … ma non mi può mica
soffocare così … deve lasciarmi il mio tempo … i miei spazi … in fondo ne avrò
diritto o no?” Allibita con gli
occhi di chi ha visto un elefante in tangenziale non riuscivo davvero a
risponderle. Ma tanto a lei non importava, andata dritta per la sua strada “a proposito non è che puoi rimanere … sta qua fuori … se ti vede uscire sai magari ci rimane male”
Pure?! Serve altro?! Ti ho vista due
volte per lavoro, nemmeno ti conosco e ti devo reggere il gioco! Mi sembra un
po’troppo! E poi hai l’ufficio pieno di gente, proprio io devo farti da
ostaggio. Roba dell’altro mondo! Manco fossi sua sorella! Ma ce l’hai un po’ di materia grigia sotto
quella cotonatura o ci tieni una gabbietta di inseparabili? Come quell’altra
svampita di un mese fa. Mi urla “avanti
avanti” e si fa trovare alla scrivania che si trucca “Scusa bella … ma me devo da’ n’aggiustata … stamattina cori cori … me so fatta n’occhio nero e uno no” Senti
tesoro butta pure specchio e rimmel che la situazione occhi te la pareggio io!
Che poi più dell’occhio ti dovresti preoccupare delle labbra, perché visto come te le hanno gonfiate, fidati, l’occhio passa davvero in secondo
piano! Ma come ci sei finita nelle mani di questo luminare dell’estetica? Bah! La
risposta arriva subito tranquilli, senza che io l’abbia chiesto come al solito,
da una identica a lei, stesse identiche labbra, stesso identico naso, stesse identiche tette e ad occhio e croce stesso
identico cervello (il che ha dell’inspiegabile … per il cervello almeno … 2 così nello stesso posto … mi vien voglia di
conoscere chi seleziona il personale … ma decido che almeno questo me lo
risparmio!). “Sai mio fratello è chirurgo
plastico, me ne racconta di tutti i colori, non ci crederai mai … ma a lavoro
gli succedono certe cose. ..” A lui eh! Senti cara Barbie de noantri fa una bella cosa … di al fratelluccio santo di
chiamarmi che magari scriviamo un best sellers a 4 mani. Anzi no, lo butto giù io
… lui lo firma e basta come nella migliore delle tradizioni. Perché se scrive come infiltra ... E la storia si ripete … uguale … quasi ogni
giorno … meno colorita forse ma sempre inspiegabilmente assurda. Eh sì perché
pare che alla fine (più o meno vicina all’inizio a seconda dei soggetti) con me
si sbraghino tutti! Il massimo però è arrivato l’altro ieri quando uno mentre
gli stavo facendo lezione, aula piena, ha cominciato a togliermi i capelli
caduti sul maglione uno ad uno (è tempo di castagne ahimè!), a spulciarmi piano
piano insomma, come fanno le scimmie in amore. E anche qui era la seconda volta
che ci si vedeva. Totale minuti di dialogo superficiale accumulati in tutta la
nostra vita 15 e ci mancava poco che si mettesse la saliva sul dito e mi
pulisse il rimmel calato sulla guancia come una vecchia zia! Non voglio nemmeno
pensare cosa potrà inventarsi la prossima volta. Mi chiederà di controllargli
la prostata quanto meno … visto che ormai siamo in confidenza! Eppure sento che
deve esserci una spiegazione logica. Che sia una specie di dote questa. Certo a
rendermene conto prima l’avrei potuta sfruttare meglio. Avrei potuto fare il
reporter e rivelare al mondo inenarrabili segreti di Stato. Anche se la gente oggigiorno mi pare più
interessata a quelli anticellulite, magari dell’ennesima starlette seminuda in
cerca di fama (a proposito ma non avete
freddo mai? Siete mutate geneticamente, ubriache da mattina a sera o quel bel
colorito è dovuto alla cianosi?). No, no, roba da farmi rabbrividire al
solo pensiero. E poi per quello ci sono già i vari Signorini e Signoretti del
caso. Forse meglio la spia. Si! Avrei potuto essere una Mata Hari dei giorni
nostri! Seh … sai che ridere … io che per dire le bugie devo prendere la
rincorsa … mi avrebbero sgamata subito … copertura saltata e cari saluti a
tutti. Non vanno mica tanto per il sottile in certi ambientini! Mmm … forse
meglio la psichiatra … si quello l’avrei fatto bene. Certo il carico emotivo mi
avrebbe ucciso in breve tempo, ma almeno due lire a casa le portavo, ora mi
faccio massacrare gratis! Oltretutto poi pare che io sugli altri abbia un
potente effetto ansiolitico. E senza far niente. Basta solo la presenza. Manco
fossi un talismano! “Ciao piccolè, che dorce che sei, te vedo e mi si calma la giornata” Così
tanto per citarne una, anzi la più carina direi. Se non altro finiti i saluti non
è che poi parte a raccontarmi le sue disgrazie una dopo l’altra! Come tutti gli
altri “Certo che parlarne con te mi ha
fatto proprio bene” Menomale … a me
per niente, non dormirò almeno per 3
notti grazie a questo bel pacchetto d’ansia che hai deciso di donarmi! Ma spero
con tutto il cuore che te ne ricorderai quando ti porterò gli scontrini di
Xanax degli anni a venire. “Allora ci
pensi tu … lei non ce la fa sai … è sempre così agitata poverina”. Io no
invece … una sfinge, una statua di sale, un sicario senza scrupoli, un androide
senza cuore! “Guarda lo dico solo a te …
non vorrei che gli altri si preoccupassero” Eh grazie come al solito …
nemmeno me la fai condividere sta pena … ma allora vuoi proprio che schiatti!
Fino alla più gettonata, la greatest hit delle cazzate “Ma come fai a stare sempre così calma?” Come faccio? Già state
fuori di testa tutti, se mi ci metto anche io qui diventa un manicomio. E poi vorrei
proprio sapere chi l’ha messa in giro questa storia … calma io! Ma calma un
corno! Io urlo, e strepito proprio come voi se non peggio. Chiedetelo a mia
madre che non si capacita di come nel traffico mi trasformi in uno scaricatore
di porto. La differenza è che lo faccio per conto mio … non addosso a qualcun
altro, più spesso sconosciuto e inconsapevole di quello che gli pioverà tra
capo e collo. E dire che da piccola mi immaginavo diversa a quest’età, guardavo
quelle più grandi e pensavo che sarei diventata come loro. Una donna adulta,
affascinante, autorevole, di classe con portamento regale e allure alla Grace
Kelly (beh se devo sognare meglio farlo in grande!). Inarrivabile insomma! E
invece eccomi qui, un incrocio tra l’amico greve con cui fare a gara di rutti e
il prete a cui confessare ogni ignominia! Fate pure come vi pare … ormai … Sappiate
però che va bene per ansie, problemi, timori ecc … ma i peccati no, per quelli non
vi posso proprio fare nulla … ve li tenete tutti!!! In Paradiso fatemici andare
almeno … lì le fisicità non contano!
E.L.C.
E.L.C.
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