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Visualizzazione dei post da 2013

“Purtroppo certe fisicità non aiutano.”

E’ quello che mi ha detto un collega. Eppure io mi vedo normale. Una della mia età, portata bene certo …   con tutto quello che spendo …   ma si vede tutta. Non avrò un sex appeal   prorompente, uno di quelli che incute timore, ma nemmeno sono la classica tutta ciccia e simpatia.   Anzi sono quanto di più lontano da una persona estroversa. Sicuramente non ho un aplomb autorevole è vero, ma nemmeno me ne vado   in giro mollando pacche sulla spalla a destra e a manca, magari corredate da un bel “allora zì come te butta oggi?”. Piuttosto sono schiva, riservata.   E lascio sempre una certa distanza tra me e le altre persone o almeno così credo. Perchè nella realtà è tutta un’altra storia. Dove vado vado, infatti, in massimo 10 minuti scatta automaticamente il tu, laddove un Lei ci sia mai stato, ma soprattutto quel che è più grave tutti cominciano a raccontarmi   gli affari propri. Che io i miei mi guardo bene dal confessarli persino a me stessa. Ma loro no! E giù racconti di matrimoni

SLOW MOTION

Altresì denominato dagli abitanti capitolini “er moviola” o “scheggia”, per indicare tipo di persona dotata geneticamente di una flemma insopportabile. Soprattutto perché senza motivo. Non ha handicap, né menomazioni, malattie, impedimenti fisici di qualsivoglia tipo, né un’età particolarmente avanzata che possa giustificare l’inconfondibile motricità tipica di una statua, nemmeno di cera o di marmo ,ma di piombo. Più pigro di un gatto, più sonnolento di un ghiro, più infinitamente lento di un bradipo, sorprendentemente fulmineo solo nel farti saltare i nervi. Non solo perché ovviamente uno così quando lo incroci ti rallenta (e per quelli come me abituati a dover programmare la vita al secondo già è una buona giustificazione per mettergli le mani addosso, se non altro per scuoterlo … sia mai resusciti dal suo torpore) , ma perché davvero non lo capisci, non comprendi come sia umanamente possibile una cosa del genere. Che magari di primo acchito gli dai pure il beneficio del dubbio.

LE PALLE DEGLI UOMINI

“Ahi!” Lo sapevo! E prima i cani sguinzagliati sulla sabbia, e poi i bambini urlanti, anzi peggio le loro mamme, quello del cocco, duemila vu cumprà … mancava solo la pallonata di rito a vanificare il mio ennesimo tentativo di godermi lo strameritato riposo in riva al mare.  Almeno cosi’ mi metto definitivamente l’anima in pace,  non ho da che preoccuparmi, tutti presenti come ogni anno … gli scassa palle intendo. E per chissà quale flusso di coscienza joyciano mi metto proprio a pensare a loro … alle palle. O meglio allo strano rapporto che con esse hanno gli uomini.  Sarà per la botta ricevuta (a proposito … scusa eh … zotico!) , sarà perché i due idioti che stanno dando vita ad una quanto mai lontana interpretazione neorealistica di una partita a racchettoni non accennano a spostarsi di un millimetro dai miei piedi … boh! Fatto sta che mi accorgo solo ora (meglio tardi che mai) di quanto il sesso maschile sia attratto da qualsiasi cosa abbia forma sferica o ad essa si avvicini (si

ITALIANS DO IT BETTER???

A quanto pare sembra di no. Almeno  basandoci sul numero di articoli, riviste, blog e trasmissioni televisive che hanno la pretesa di insegnarci come si fa. Soprattutto d’estate. Stagione in cui storicamente pare si rimorchi di più. Sarà per il caldo, i pochi vestiti, qualche moijto di troppo o per il vecchio detto “il membro maschile non vuole pensieri” (parafrasato per decenza, ma che già la dice lunga su quale sia il l’organo pensante della maggior parte degli uomini) , francamente non lo so.  Ma sembra che a giugno inizi per l’essere umano la stagione degli amori. Il che già qualche allarme lo dovrebbe creare. Almeno a chi è abituato a usarlo il cervello, quello che anatomicamente si trova all’interno della scatola cranica, così tanto per essere chiari ed evitare fraintendimenti. Eh si perché se ci parti da casa con l’idea fissa di rimorchiare qualche disgraziata, magari spendendo una fortuna per una vacanza che non potresti permetterti, quantomeno a me viene il dubbio che il rest

LA DURA LEGGE DEL GO … SSIP!!!

Eccolo … il nuovo giallo dell’estate. Così intrigante e intricato che al suo cospetto anche il compianto Hitchcock impallidirebbe … “ Sarà vero che è l’ultima maglia che indossa? Se l’è lasciato sfuggire, era una battuta o …  dietro c’era polemica” … Beh quasi da non dormirci la notte! Della stessa vitale importanza solo di pochi altri fondamentali interrogativi che stremano le nostre menti più della calura estiva … “Tizio arriverà finalmente in quella città o verrà comprato da quell’altra squadra?” e “Caio l’hanno pagato davvero così tanto o ha ragione il presidente a minimizzare?” . Ma nulla ormai riesce a turbare i miei sonni come il ciuffo poco glamuor e tanto discusso del nuovo acquisto della Fiorentina (*) … che nemmeno è riuscito a parcheggiare la sua auto per quanto fosse grande! Ah no, non guidava mica lui! Da voci certe pare che fosse la fidanzata … di ben 7 anni più grande! E addirittura si sussurra nell’ambiente  che sia stata proprio lei a insistere per Firenze! No dico

SBROCCO ESTIVO (ma l’Italia è un Paese bellissimo e meraviglioso!)

Che tristezza rientrare a casa dalle vacanze!  Stavo così bene! Addirittura riuscivo a dormire la notte, quasi  9 ore e quasi tutte di fila e … senza psicofarmaci! Vabbè in fondo c’è ancora domani di ferie. L’idea di prendermi un giorno in più prima di rientrare al lavoro è stata grandiosa. Vuoi mettere rientrare gradatamente senza grossi traumi … Un po’ come l’inserimento all’asilo che fanno ora. Sarà che io invece di invecchiare divento una pupetta!  Oddio ho la cassetta delle lettera che scoppia … pubblicità, pubblicità, pubblicità … e questa? La solita bolletta … che rogna … Ah però ora la posso pagare on line … ho aperto il nuovo conto apposta! Anzi no, non c’era la macchinetta per gestire le transazioni  … le avevano finite e mi avrebbero chiamato loro … un mese fa. Me ne ero persino dimenticata. Bah poi li chiamo e vediamo se lo posso usare finalmente il mio conto on line … “così comodo che basta un click”. Si come no! Poso i bagagli stravolta e butto la bolletta sul tavolo.

La devastante pesantezza del cretino

Dopo aver tessuto “le lodi” dello stronzo (per chi se lo fosse perso, post precedente, ma si può vivere bene anche senza) stavolta voglio soffermarmi sul cretino. Più facile da riconoscere, direte voi. Certo cari , ma non per questo meno pericoloso, anzi. Innanzitutto per la sua ampissima diffusione all’interno del genere umano, alla base della quale ci deve essere per forza una spiegazione scientifica, tenuta opportunamente celata da millenni. Sarà il DNA forse!  Magari la cretinaggine ha un gene dominante, resistentissimo alle mutazioni, che viene tramandato inalterato da generazione a generazione, capace di danneggiare tutto il resto del corredo genetico. O in parole più semplici la famosa selezione naturale avvantaggia il cretino. Si deve essere così, il cretino resiste meglio alle vicissitudini quotidiane, alle malattie,  alle calamità naturali, vive millenni, figlia come un coniglio e così da vita ad un esercito di simili idioti che colora la storia del mondo. Ma non potendo sco

LA SOTTILE LEGGEREZZA DELLA STRONZO

Leggendo i vostri commenti mi ha sorpreso quanti stronzi abbiate incontrato e mi è dispiaciuto. Per me infatti “mal comune mezzo gaudio” è sempre stato un detto del cavolo. Preferisco avere gente felice intorno perché si sa la felicità, cosi come la fortuna, è contagiosa! (sempre meglio stare nei paragi …   magari un giorno sbaglia mira e colpisce voi!). Ma torniamo ai vostri “stronzi” (e alle vostre “stronze”). Siete   proprio sicuri che siano tali? Non vorrei che vi confondeste con gli idioti o i cretini. E’ un errore comune. Ma io che di esperienza in materia ne ho da vendere (che culo eh?)   vi assicuro che c’è una bella differenza.   Sia nell’essenza dei soggetti che nelle conseguenze che inevitabilmente si abbattono su chi, come noi, ogni giorno giova dell’incredibile spinta evolutiva che tale categoria apporta al genere umano. Innanzitutto lo stronzo per essere tale deve essere dotato di intelligenza, spesso anche superiore alla norma, e questo già gli conferisce una sua di