Ad una certa età

Ad una certa età una mattina ti svegli e buongiorno non è più un augurio ma un ricordo! Sì perché qualcosa è cambiato. No, non nella testa, per fortuna la coglionaggine è dura a morire più di Bruce Willis e a volte non lo fa mai. Parlo di tutte le altri parti del corpo. Dai capelli in cui ormai risiedono le uniche tue 50 sfumature di grigio, al fantastico set di occhiaie che ha preso residenza lì, dove un tempo c’erano le tue palpebre inferiori. Quei sottili segni sulla fronte non sono più rughe d’espressione, ma maledette grinze indipendenti dai tuoi movimenti facciali e ormai stanca non è più un aggettivo ma uno stile di vita! Per fortuna noi donne abbiamo sempre il make up. Che adesso torna ad essere trucco, nel vero senso della parola. Perché è mistificazione della realtà, sofisticazione del prodotto e l’alternanza tra con e senza diventa un vero sdoppiamento di personalità. Non basta più una bella dormita di 8 ore, che è diventata ormai l’unico desiderio veramente inconfessabile, la speranza per il futuro, la trasgressione in cui vorremmo abbandonarci senza remore. Prima ci voleva un attimo, toccavamo il cuscino e tutto intorno a noi spariva. Ogni tanto in stanza entrava qualcuno per vedere se respiravamo o eravamo passati a miglior vita e dopo 10 ore di coma … pronti per affrontare una nuova giornata. Adesso invece dormiremmo tutto il giorno, non importa su quale superficie, fosse pure un letto di chiodi a mo’di fachiro e lo facciamo anche, senza accorgercene. Ci appisoliamo sul treno, alla scrivania, in fila alla cassa … la più atletica l’ho vista addormentarsi in piedi, attaccata al palo del tram. Altro che planking … Ma poi la sera, raggiunto l’agognato giaciglio ci assopiamo un po’ e almeno un’ora prima della sveglia siamo lì ad occhi sbarrati, vispi come un grillo. Vabbè proprio come un grillo magari no. Tutta colpa di quel doloretto al collo, di quel fastidio alla schiena … per non parlare delle ginocchia! Più che un grillo tra un “ahi” e uno scricchiolio mentre ci alziamo dal letto sembriamo una balena spiaggiata. Fateci caso, adesso c’è più cervicale nei nostri discorsi che scarpe … o figa per non far sentire esclusa l’altra metà del cielo! Perché, cari miei maschietti, una certa età ce l’avete pure voi. Voi la cui tartaruga s’è rigirata senza che ve ne accorgeste, che siete passati dal calcetto al calcio … sulla play, ma che vi interessate ancora della durata … quella della batteria dell’iphone! E’ che il mezzo del cammin di nostra vita non guarda in faccia nessuno. Trilla a modo suo e ti avverte che è iniziata la seconda giovinezza. Quindi destiamoci e andiamo a fare una ricca colazione … thè o latte di soia e qualche biscottino secco. Ormai il cappuccino è proibitivo, perché fa l’effetto centometrista diciamo e il cornetto meglio lasciar perdere. Adesso non digeriamo più nulla, siamo diventati intolleranti a quello, non sopportiamo più quell’altro, allergici a tutto, una sorta di idiosincrasia alla vita! Ci avete fatto caso che la maggior parte dei salutisti ha superato gli anta? Ad un certo punto tutti senza glutine, senza lattosio, bio, vegetariani e vegani. No, non è coscienza è fisiologia, è l’intestino che lo chiede. Lo stesso intestino che costringe noi donne a sovvertire la scala gerarchica delle amicizie soppiantando i diamanti con i lassativi. L’alcol lascia il passo alle tisane e la lingerie più estrema al tutone. Qualche rimasuglio lo conserviamo, non si sa mai! Salvo poi fingere spudoratamente che non sia il nostro, quando il perizoma leopardato ci cade dallo stendino nel giardino della signora di sotto.  Sapesse lei delle nostre vecchie notti ibizenche! Adesso che i nostri programmi per la serata sono comunque moltissimi ma comprendono tutti il divano, che fare tardi con gli amici vuol dire mezzanotte e che l’unico andirivieni rimasto a casa nostra è letto – bagno , bagno – letto. (No, è che bevo tanto perché fa bene! Ma fammi il piacere!).  Son passati i giorni del rimorchio. Adesso se un bel tipo sulla metro ti sorride sta puntando alla borsa! In realtà sta con la ventenne accanto, no mica perché è giovane, perché è zoccola! Noi donne ci consoliamo così. Ad una certa età le altre o sono tutte rifatte o tutte zoccole. Gli uomini no, per loro noi siamo sempre divise in “ma magari ci casca” e “dato che l’altra non c’è cascata …”, usano ancora la stessa classificazione di un tempo. Un tempo, quello che rimpiangiamo sempre.  Ma era davvero così bello?  E più che altro ad una certa età ve lo ricordate ancora?

#adunacertaetà  #invecchiare

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