LA ROMPICOGLIONI

Come si evince dal titolo, ahimè, è un prototipo tutto al femminile. Non che non ce ne siano di uomini altrettanto “fastidiosi” diciamo, vedi il leggendario Furio, ma per fortuna sono più rari (anche se laddove manca la quantità la fa da padrone la qualità ergo pochi ma realmente intollerabili!). Sarà perché i maschi hanno la tendenza in generale a parlare di meno del gentil sesso o perché hanno menti più “semplici” o quel che volete, fatto sta che se ci pensate bene è proprio così.  Giovane, vecchia, bella, brutta, single, fidanzata, moglie, madre, nonna, non fa differenza. E’ la donna storicamente, ancestralmente quasi, ad essere votata alla frantumazione dei marroni altrui. Che non me ne vogliano le mie lettrici ma purtroppo è di rompicoglioni donne che il mondo è pieno. Ne trovate una ad ogni angolo. Se non ve ne accorgete provate a guardarvi attorno. Quando vedete uno o più persone con gli occhi fuori dalle orbite, con l’espressione tristemente rassegnata, in stato confusionale, ai limiti del coma vigile, o chiaramente sull’orlo del suicidio basta ampliare il vostro campo di osservazione e la troverete lì. Che parla, pontifica, biascica, racconta e si lamenta di qualsiasi cosa o persona esistente sulla faccia della terra. E guai ad annuire, a darle ragione, anche solo per togliersela dalle scatole e farla smettere, continuerà imperterrita finchè avrà platea. Il più delle volte, chissà come mai, la troverete sola. Abbandonata in fila al supermercato che ha da ridire sulle uova che non sono fresche, alla posta tutta infervorata perché qualcuno le sarebbe passato davanti, alla fermata del tram che chiede a destra e a manca da quanto non arriva il 913 (come se ci fossero persone che trascorrono la vita a cronometrare ogni quanto passa quella o quell’altra linea), dal medico che riceve tutti in orario tranne lei (ma farsi una domanda e darsi una risposta … sensata ogni tanto?), ovunque, che tenta di attaccare bottone con chicchesia, non per cortesia o giovialità, ma per la necessità impellente, irrefrenabile, incontrollabile di dover rompere i coglioni a qualcuno.
Che all’inizio fa pure pena poveretta … i figli hanno sempre da fare … il marito non fa altro che lavorare … la sorella poi da quando s’è sposata e chi l’ha più vista … Ma bastano meno di 60 secondi per capire che non è per cattiveria che tutti i suoi affetti si sono volatilizzati … è puro, semplice primordiale istinto di sopravvivenza. Così in un lampo quel marito assente che nemmeno conosci, di cui ne avevi già pensate di ogni, ti sta quasi simpatico, anzi lo compatisci da una parte e stimi dall’altra. Sì perché l’errore almeno l’ha fatto una volta sola, accattandosela, ma non lo perpetua nei secoli! Gli altri uomini no. Anzi ora che arriva l’estate sono già pronti a buttarsi nella mischia di donne sole che ogni bella stagione invade le spiagge. Noncuranti del pericolo, in preda agli ormoni e sovrastimando al solito loro stessi. Perché se è vero che la donna rompe i coglioni per antonomasia è altrettanto indiscutibile che ha un senso della realtà più spiccato dell’uomo. Capisce che se uno è solo, perché sempre, nonostante quello che dice, professa o sbandiera, da solo ce l’hanno lasciato, non deve essere proprio un buon partito! Altrimenti se lo sarebbero tenuto no?


E.L.C.
N.d.r: riflessioni frutto di un week end con amici, nate e condivise con loro che ringrazio per lo spunto. Ma soprattutto devo ringraziare quella nevrotica al supermercato mollata al mare con i figli dal marito!!!


< rompiscatole > < fastidiosa > < donne sole >

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