CARA BEFANA
Cara Befana, quest’anno ho deciso
di scrivere a te. Babbo Natale mi sa che è troppo impegnato. Sai da noi c’è la
crisi e molti hanno tanto da chiedere. E quelli che non lo avrebbero lo fanno
comunque perché sulla carta sono nullatenenti, nonostante i suv e le ville,
invalidi nonostante saltino, ballino e
guidino la macchina o libero professionisti sull’orlo del fallimento,
nonostante i materassi ricolmi di soldi in contanti. Le fatture quelle no, non
le hanno, né nel materasso né altrove. E poi mi sa che confidando nei Maya
qualcuno si è pure ridotto all’ultimo con le sue richieste e la consegna dei
regali sarà più difficoltosa del solito. Ma soprattutto non vorrei che ti
sentissi abbandonata. Sai, anche se vogliono convincerci del contrario, il
nostro è un mondo maschilista e te oltre che donna sei vecchia e pure cessa
quindi o ci penso io a rinvigorire la tua popolarità o finisci scavalcata da
qualche befana ventenne, siliconata e di più larghe vedute diciamo. Poco
importa se tu hai altre doti, se sei mamma e nonna amorevole di tutti noi e se
il tuo lavoro lo svolgi al meglio e da secoli, la tua immagine non è più al
passo con i tempi. E qui da noi, cara la mia befana, è quella che conta ormai.
Quindi o vai da un chirurgo plastico, però ti avverto poi finisci come la Loren
o la Lollobrigida, o ti accontenti della
mia pubblicità. Perché in pensione purtroppo non so se ci puoi più andare. O
meglio magari puoi però poi rischi di non vederli mai i tuoi soldi. Sì lo so
che li hai versati in questi anni i contributi … ma le cose sono un po’ cambiate
… non li hanno più … non tutti almeno. Perché? Vaglielo a chiedere a quelli di
cui ti parlavo prima e anche a quelli che in questi anni dovevano vigilare su
di loro. Di chi devi chiedere? Segnatelo bene … i primi sono malfattori … i
secondi complici. No vabbè va … non segnartelo … tanto non cambia molto … in
galera non ci vanno comunque. Ma non voglio deprimenti troppo. E non voglio
nemmeno chiederti dolciumi befanina mia. Dopo aver compiuto i 30 cado a pezzi
già da sola come le rovine di Pompei e senza nemmeno l’aiuto del politico di
turno, ci manca solo che mi ingozzi di zuccheri. Voglio chiederti invece cara
la mia Epifania di portarti via oltre le feste anche la casta. No, non la
Laetitia. Quella che male vuoi che faccia
ormai. Guarda non da nemmeno più fastidio, dove la metti sta poveretta e
col minimo ingombro, peserà 40 kg
vestita adesso. La casta di cui parlo io è un'altra. E ’un gruppo di privilegiati che si gestisce
le sorti del Paese in ogni campo, sanità, economia, istruzione e chi più ne ha
più ne metta, in barba ad ogni forma di democrazia, meritocrazia o diritto
civile, non per il bene dei cittadini ma unicamente per il proprio tornaconto.
Per fartela breve, sono quelli che la
tua di pensione insieme a quella di molti altri l’hanno già spesa per i cazzi
loro. O per favorire amici, parenti, consortieri e associazioni a delinquere
varie non ufficialmente riconosciute come tali.
Prenditi poi per cortesia anche tutti i ladri. Non quelli che rubano una
mela però, quelli in carcere magari ci vanno davvero. Ma quelli che rubano i
soldi nostri, anche se qui li chiamano della Regione o Pubblici, mutui,
prestiti, accise ecc… tanto per confonderci le idee, o che ricevono uno
stipendio da parlamentare, sempre da noi, ma alle sedute non ci vanno mai e se
ci vanno fanno tutt’altro che quello che dovrebbero. E anche quelli che magari
non ci rubano i soldi direttamente ma il lavoro, perché hanno più di 4 o 5
cariche ben retribuite (spesso molte di più e non sanno nemmeno quali ma è
Natale e devo essere buona) come se esistessero solo loro al mondo a poter
ricoprire certi ruoli. In che modo poi ci riescano visti gli impegni che hanno
sarebbe bello scoprirlo! Insieme a loro ti prego porta via con te anche tutti i
violenti, di ogni tipo. Lo so che è uno sforzo enorme accollarti pure questi,
ma davvero non se ne può più di malmenati, violentati, morti ammazzati. Anche
perché mi sa che se non ci pensi tu e aspettiamo che scontino una pena certa ed
adeguata stiamo freschi. Ti tocca leggere le mie letterine almeno per i
prossimi 50 anni. In fondo lo sai che me
lo sono meritata … magari non sempre … ma ti prometto che se mi accontenti
sopporterò ancora bimbiminchia (di ogni età), tronisti, veline, letterine,
letteronze, e patatonze varie, persino le “madonnine” del tubo catodico e i
soliti idioti e proprio vuoi. Ma solo per il 2013, di più davvero non ce la faccio!
E.L.C. < lettera alla befana > < cara Befana > < Befana > < Lettera di Natale >
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