"Sbrocco Natalizio"
Uh siamo già arrivati a Natale e non me ne sono accorta. E
dire che io adoro il Natale, bramo per il ritorno di questi giorni di traffico intenso e finto
buonismo fin dal 26 dell’anno prima. E soprattutto di segni per accorgemene ne
ho avuti. Eh sì perché non so da voi ma a Roma è Natale fin dai primi di
novembre. Ti svegli una mattina ancora a maniche corte e puff … vetrine
addobbate, luminarie accese, babbo natali appesi ai balconi (ma vietarli per
legge no?), telefonate di gente
scomparsa da un po’( da natale scorso almeno) che tra un convenevole e l’altro
butta lì “che fai a capodanno?”. Figurarsi! Io non so nemmeno cosa faccio
domani. Sono talmente confusa, stanca e stordita a fine anno che ogni mattina
riprendo conoscenza in macchina, giusto il tempo per guardarmi nello
specchietto e accorgermi che più che truccata mi sono sporcata a caso e che la
piega fatta alla bene e meglio è scomparsa durante la notte per lasciar spazio
ad un enorme rigogliosa scopa di saggina. Roba da far urlare di dolore e paura Clio
make up, Carla ed Enzo Miccio tutti insieme. Già li vedo pronti a strapparmi
trousse dalle mani e vestiti di dosso per buttare tutto in qualche
discarica. Pensa te se ho il tempo di
riflettere su dove andare a sbattere la testa a capodanno. Anche perché vista
la fiumana di macchine di questi giorni è capace che esco il 31 per cena e
arrivo l’1 giusto in tempo per pranzo! Che poi mi chiedo com’è che questi
escono solo sotto Natale? E il resto dell’anno dove lo passano? Che provengano
dalle lumache piuttosto che dalle scimmie e invece di aspettare che smetta di
piovere per uscire attendano che inizi a farlo? Ma soprattutto perché lo fanno?
In fondo c’è crisi, dei soldi per i regali nemmeno a parlarne e la benzina è
alle stelle. Mica usciranno solo per intasare ulteriormente le strade indecenti
di questa grande città metropolitana? Magari nemmeno scendono dall’auto, vanno
avanti e indietro per le strade di Roma così solo per rompere le balle a chi
rischia di far tardi a lavoro o non vede l’ora di tornare a casa! E invece no.
Scendono eccome … Così anche da pedoni possono invadere tutte le vie
disponibili, fino a ricoprirne perfettamente ogni sanpietrino, pianta,
monumento o piccolo dettaglio così che adesso stenti a riconoscere persino la
strada dove abiti. Per non parlare del fatto che più che camminare ti ritrovi
trascinato dalla folla alla roboante velocità di un centounenne con doppia
protesi d’anca riuscita male. E che non ti venga in mente di entrare un
negozio, nemmeno per fare la spesa. Anzi appuntati per l’anno prossimo di
completare tutte le provviste per fine ottobre e farne così tante che ti basti
il cibo fino a gennaio cenoni e pranzoni compresi. Altrimenti difficile che ne
esci vivo. Perché loro gli intasatori, i guardo tutto con aria ciondolante, i
giro giro a vuoto senza comprare nulla, sono ovunque, in ogni negozio, non
importa che venda salsicce o televisori di ultima generazione. Loro ci devono
entrare per osservare tutto, toccare tutto, chiedere informazioni su tutto, e
sempre sulle stesse cose che non compreranno mai non solo per soldi (ahimè) ma perché
non gliene frega nulla delle prestazioni di quella canna da pesca o della
piccantezza di quel suino, sono vegetariani, né di quell’ultima diavoleria del
compianto steve jobs perché non sanno usare nemmeno un cordless!!!! Girano e
vagano, vagano e girano, come zombie rincoglioniti solo perché è Natale! Per
loro. Per te magari e per tutti i calendari, maya compresi, è ancora 20
novembre, hai finito il latte, solo il latte e per riuscirlo a pagare ti
destreggi tra arrampicate sugli scaffali, dribbling tra bambini e mamme urlanti,
sorpassi alla cassa di dubbia eleganza, lamentele di vecchiette sull’arroganza
di noi giovani (lo so … rientro più nella prima di categoria ma che cavolo non
è questo il periodo in cui siamo tutti più buoni …lasciatemela passare vi
prego!) e storie infinite sul numero di buste che bisogna prendere! Che ti vien
voglia di mollarlo lì e fare colazione al bar da domattina, anzi no di
lasciarlo proprio perdere il latte, meglio una tisana, almeno non rischi che ti
salga il colesterolo. Perché sia mai che ti tocchi passare pure in farmacia!
Dai retta a me ti conviene infilarle nella letterina a Babbo Natale le statine,
hai maggiori probabilità di trovartele sotto l’albero il 25 che di
accaparrartele da solo in tempi utili perchè non ti si tappi un’arteria. Anzi
chiedi anche una scatola di ansiolitici ti servirà credimi a superare l’orda di
cibo, vino, auguri, e finte carinerie che ti si sta per schiantare addosso. E
visto che ci sei fattene portare una pure per me! Perché
te lo confesso … mica so se ce la faccio da sola a superare tutta questa follia
dilagante!!!
E.L.C.
< Natale > < Sbrocco > < Felice Natale > < Regali di Natale >
E.L.C.
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