INNO AL DISASTRO

“I’ve got you under my skin…i’ve got you deep in the heart of me…” da incantevole classico è diventata (in maniera geniale devo ammetterlo) colonna sonora dello spot di un nuovo sensazionale programma televisivo, di cui francamente non credo si sentisse il bisogno. Il titolo dello scempio è “io e miei parassiti” o qualcosa di simile. Che già promette bene. Ma almeno ingannateci, potevate chiamarlo “l’ospite indesiderato”, “il mostro che c’è in me”, “amici troppo intimi”  o che so io.  Invece no, il realismo più crudo fin dal titolo. Il fantastico format ospita storie di poveretti infestati dai parassiti più schifosi, vermi vari, bestiacce e altra schifezze.  Questi malcapitati protagonisti non solo narrano con perizia di dettagli i sintomi e le complicanze più ripugnanti della loro malattia ma si fanno anche riprendere dalla diagnosi fino al momento spettacolare in cui buttano fuori spontaneamente o grazie a manovre cruente i loro ospiti indesiderati. E via ad un tripudio di larve, uova e vermi che escono dalle gambe, dalle braccia, dal cuoi capelluto ripresi così attentamente da non lasciare nulla all’immaginazione.  Mi aspetto da una puntata all’altra di vedere uno che ci delizi con l’uscita del suo “verme solitario” da dove non batte il sole! Ma io dico … ci siamo davvero rincoglioniti!!! Una cara e vecchia sit com anni 80 non sarebbe meglio?  E invece no … con questa mania dei reality ormai si documenta dal vivo qualsiasi nefandezza.  C’è addirittura un canale a tema sul digitale terrestre che manda in onda solo roba del genere. E pensare che io trovavo già disgustoso Bear! Per quei pochi fortunati che hanno ancora il possesso del loro telecomando, Bear è un tipo che va in giro per il mondo, in tutti  i posti dimenticati da Dio e dal Diavolo  per insegnarci cose utili tipo cosa fare se rimaniamo per caso isolati nel deserto,  se ci perdiamo sull’Hymalaia,  se dobbiamo sopravvivere ad un disastro aereo che, sfiga vuole, accade anche nel luogo più remoto del mondo, se naufraghiamo nel mare del nord o veniamo scaraventati da una barca sulla skeleton coast. Nel dettaglio quindi ci insegna a trovare l’acqua e in caso non ci sia a creare un pozzo in cui mettere la nostra urina affinchè una volta depurata dal sole sia pronta per dissetarci, (lo fa in maniera verosimile quindi prima ti delizia con i suoi prodotti di scarto messi nel pozzo e poi mentre li beve) e a trovare del cibo. Che si sa quando non c’è ci si accontenta di tutto. Quindi via a scorpacciate di scarafaggi che sgranogghia a favore di telecamera, cavallette che divora, topi che arrostisce, pecore che scuoia per mangiarne i cosciotti e  se fa freddo per farsene anche un bel sacco a pelo in pura lana ancora attaccata alla cute sanguinante dell’animale, dentro il quale il cretino dorme in barba ad ogni norma igienica (già violate tutte abbondantemente tempo prima) e … delizia delle delizie serpenti che lui addenta ancora vivi. Ma schifo a parte, che già basterebbe per denunciare lui e l’ideatore del programma, si rende conto l’idiota dell’inutilità delle sue gesta? Non è che uno si perde nel deserto o scampa ad un disastro aereo tutti i giorni!!! C’è tanta gente che non mette neanche fuori il naso dal Paesino in cui è nato e soprattutto molta di più che intelligentemente nemmeno si sogna di guardarla da 5m la skeleton coast, figurarsi se decide di andarcisi a schiantare da solo in barca!!! Ma c’è un altro genio dell’etere oltre a Bear. Un mentecatto che ha deciso di prendersi epatite A, B, C e HIV tutte insieme. Il minus habens va in giro a visitare tutte le tribù più piccole e più sperdute del mondo, quelle di cui solo i più esperti antropologi conoscono l’esistenza, ma non sono riusciti a comprendere l’idioma. E non per conoscerne usi e costumi, che sarebbe interessante e utile, ma per farsi fare tatuaggi e scarnificazioni. Ma brutto deficiente se questi indigeni se ne stavano tranquilli per cavoli loro perché gli devi andare a rompere le balle per farti fare un tribale! Almeno portagli da mangiare, dell’acqua potabile o che ne so dei vestiti per coprirsi se fa freddo! No, nemmeno per sogno! Oltretutto gli scrocca pure i viveri a sti poveretti! Ma se il rispetto per la pace altrui non sai nemmeno cos’è caro il mio giovane avventuriero, tieni a mente che se loro  mangiano davvero quello che capita, dormono per terra, non hanno acqua, defecano all’aria aperta e non per scelta loro come il tuo degno compare di prima, evidentemente non è che quei ferri che ti passano nella carne siano sterili (sono stati usati e riusati per secoli su pelli diverse!!!) e tantomeno i colori che ti spingono sotto la cute innocui (eh si caro il mio ebete anche le piante non sono tutte salubri!!!). Ma poi fossero solo sti tre cretini!  E’ che a guardare la tv è tutto un inno al disastro. A qualsiasi ora, su qualsiasi rete solo disastri. Disastri veri o presunti, nostrani (Vespa te lo abbatto quel plastico della Concordia e ti faccio fuori pure quello di Avetrana e di Novi Ligure!) o addirittura importati, filmati e analizzati in ogni piccolo ripugnante dettaglio, commentati, sviscerati, vivisezionati senza il benché minimo ritegno per chi guarda e per chi purtroppo li ha vissuti. Ne abbiamo fatta di strada dai tempi di real tv e del cerchietto rosso sullo schermo ad indicare la futura vittima del filmato. Almeno lì lo sapevi … ti avvertivano che succedeva qualcosa di brutto e soprattutto … potevi cambiare canale e metterti a guardare i Robinson!!!

E.L.C.

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