LA COSTOLA DI ADAMO

Adoro l’estate … se non fosse che da tradizione è tempo di matrimoni. Non che non mi piacciano. A parte il fatto che sono ormai tutti fuori mano. Come se da Roma, patria del cattolicesimo e dell’abbuffata, fossero scomparsi improvvisamente chiese e ristoranti. E così infinitamente lunghi. Da farti temere che fin che morte non ci separi non valga soltanto per gli sposi. Per il resto non sono male. In fondo fa sempre piacere vedere una coppia innamorata e felice. Il problema reale però ad una certa età diventa il lancio del bouchet. Siamo rimaste in poche e non ci va più di essere guardate con pietà appena ci alziamo (o meglio cercate tra la folla come rari esemplari in estinzione ad una battuta di caccia!), né con gioia o addirittura consolazione se ci piomba addosso il tanto agognato mazzo di fiori! Sarà pure un diritto sacrosanto della sposa e un dovere di ogni nubile presente assolvere a questo rito, per carità, ma è un chiaro tangibile segno di come noi donne, nonostante i millenni trascorsi, non riusciamo ad evolvere dal ruolo di costola d’Adamo. Se ci pensate bene ci chiedono se abbiamo un “fidanzatino” fin dalla culla. Tra il serio e il faceto è vero, ma ce lo chiedono. Chi di noi non è stata l’“amichetta” o la “fidanzatina di” un lui che invece era dotato di nome proprio e non identificato solo con il rapporto che aveva con noi? Ma fosse finita lì! Si sa che i bambini li trattiamo sempre da deficienti! Anche se sono solo più piccoli e per giunta più intelligenti di noi che ci rincoglioniamo con i vari “enghè” “pisi pisi” “smufi smufi” e altre minchiate simili. No … continua da una vita. Sempre a farsi i cavoli nostri, mai paghi, perché si sa dobbiamo per forza avere accanto un uomo. Che sia un amichetto a cui vuoi più bene a scuola, un innamorato, un principe azzurro, il ragazzo, qualcuno (stai con qualcuno poi lo trovo così idiota!), un più uno, un fidanzato, un compagno (ma compagno di cosa poi?), un marito … va bene pure un trombamico ormai, ma che sia fisso però! E non è che alla domanda in questione si può rispondere e amen senza pensarci su. Perché poi ne arrivano altre. Da tutti, ma specialmente da quelle che dovrebbero essere le nostre complici, quelle che dovrebbero essere solidali e lottare con noi, le altre donne! E arrivano a tutte, nessuna escluso. Persino la sposata ha un upgrade, legittimato a guardare tutte le altre dall’alto in basso e a iniziare l’interrogatorio: la sposata con figli. Pare sia il massimo a cui un donna possa ambire.  Ma se per caso lo sei già e rispondi si tutta trionfante sperando di averla fatta franca ti sbagli, seguiranno comunque (dalle altre tue “pari”) domande sui bambini, sulle scuole che frequentano, sul lavoro di lui, ma mai su dite. Certo è vero … alle non sposate va sicuramente peggio. Prime tra tutte alle single! Eh si perché al tuo no (non ho nessuno, non  sono sposata, fidanzata … nada de nada insomma) potranno aprirsi scenari diversissimi ma tutti ugualmente agghiaccianti. Il migliore, perché almeno è il più rapido, è lo sguardo di pena accompagnato da mutismo preceduto o meno da un ah!”. Che se gli avessi confidato un male inguaribile avrebbe avuto un’espressione meno compassionevole. Ma ha di buono che poi l’intervistatore sprofonda in un silenzio sì imbarazzante ma quanto mai salvifico! Oppure c’è l’opzione bah strano … una come te … non me lo spiego davvero” che se non te lo spieghi nemmeno tu ti fa veramente incazzare! Fino ai vabbè vedrai è un momento” (corredato da pacca o carezza sulla spalla a seconda della confidenza), “fa bene a tutti un periodo da sola sai? Puoi goderti te stessa” (guarda che se c’è una qui che non se la gode sei te tesoro!) “beata te … io da quando mi sono sposata non ho più tempo di fare nulla “ (manco facesse l’assistente sociale a tempo pieno a 100 disabili tutti insieme!). O ai quasi impareggiabili “lo sai che anche mia sorella è sola … magari potete uscire insieme …  ha un sacco di amici!” (ecco bene 2 casi disperati al prezzo di uno! E poi sono single scema mica l’incompreso!) e ah non si può mai dire … arriva quando meno te lo aspetti … pensa che io ho un’ amica che è stata sola per anni … poi verso i 45 ha conosciuto uno e in 3 mesi si è sposata!” (bell’idiota l’amica tua … vista la gente che gira io in 3 mesi non gli dico nemmeno dove abito ad uno figurati se me lo metto in casa!).  Salvo poi giungere all’unico inevitabile spauracchio di tutti le non “di qualcuno” ma dai? Lo sai che mio marito ha un collega scapolo … secondo me ti ci troveresti bene … magari una sera di queste organizziamo” (ma magari anche no grazie … ne fosse andato bene uno di appuntamento combinato … anzi a giudicare da come me li scegliete questi non mi dovete volere proprio tutto sto bene). Che tante volte ti verrebbe da gridare “ma brutta rintronata nel ruolo di statuina sulla torta invece di angosciare me butta un po’ un occhio a tuo marito ogni tanto, che sono anni che si scopa l’impossibile, salvo la mogliettina ovviamente!” E se proprio non vuoi, perché gli scandali meglio tenerli coperti, almeno datti pace invece di fare le pulci a tutti.  Anche a chi vive serenamente la sua storia senza l’angoscia del matrimonio. Perché pare strano ma esiste anche questa di categoria. Quelle che per gli altri (loro quelle a posto con la legge, con Dio e con la morale comune) non sono riuscite a farsi sposare (eh si perché “ci facciamo ancora sposare” noi … subdole ammaliatrici di uomini incoscienti). Quelle insomma che non hanno la dignità di mogli ma sono compagne, conviventi o concubine tanto è lo stesso. Peccato però che della moglie hanno tutte le gioie e pure i “dolori”. Che arrivano comunque anche senza cerimonie e certificati. C’e’ di buono però che per quanto intensi non raggiungeranno mai il fastidio della vostra incessante pioggia di “ma non te l’ha ancora chiesto” “eh voi progetti?”  e ancora  vedrai prima o poi si decide” “è solo una questione di tempo” “ magari è ancora troppo presto” o peggio ancora, con tanto di occhiolino “beh ma faglielo capire tu … secondo me ha solo bisogno di una spintarella”. Che te la darei io una spintarella … ma da questo burrone in mezzo al nulla che ci hanno obbligato a raggiungere per festeggiare la loro unione questi altri 2 folgorati come te!!! No credetemi care mie donne “oneste” che avete raggiunto la pace dei sensi cambiando cognome … ci avete proprio stufato!!! Svegliatevi!! E cominciate a fare i conti col fatto che al mondo esistono anche donne (e non sapete nemmeno quante) che non basano la loro vita sull’appartenenza ad un uomo. E questo non fa di noi delle mignotte, delle disadattate, delle anormali, degli spiriti liberi o ribelli o dei casi clinici. Ma delle donne normali a tutti gli effetti, né più né meno come voi. Anzi sapete che vi dico se non la smettete passo alle maniere forti. Sì … rimango seduta. Alzatevi voi al prossimo lancio di bouchet … voi dovete qualcosa ad Adamo … una costola almeno. Io no davvero. Me ne mancano due (con relativa vertebra e dischi n.d.r.) quindi direi che è Adamo che deve qualcosina a me! Anzi vi saluto care mie … vado a riscuotere!


P.s. ovviamente sempre tra il serio e il faceto ...
P.p.s grazie Stefi per l'aiuto inconsapevole, era pronto mancava la chiusura! 


E.L.C.

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