PARAFRASANDO



Ha detto ti chiamo io, me lo ricordo bene, e poi mica ha specificato il giorno. Non è che ha detto ti telefono domani o martedì ?” “Riflettici è passata una settimana …” “Beh?” “Beh puoi evitare di fissare il cellulare ogni 5 secondi, tanto non chiama” “Ma certo che sei stronza, se ha detto che l’avrebbe fatto, lo farà.” “Ma sono cose che si dicono … così per gentilezza … per quieto vivere … sono frasi fatte”. “Secondo me no, se non voleva più sentirmi me l’avrebbe detto. Avrebbe detto scusa ma non sono stato bene stasera … oppure non sei il mio tipo … è inutile che ci sentiamo ancora ecc … invece ha detto tutt’altro”“Convinta te …” E mentre si alza e se ne va la odi come la peggiore delle stronze. Però poi non chiama davvero. Ed è solo allora che dopo esserti dannata l’anima per giorni capisci … aveva ragione lei … sono frasi fatte o meglio parafrasi (fatte anch’esse … mai una che sia originale!). Poi presa dall’agonia amorosa, che inevitabilmente contamina tutti gli altri aspetti della tua vita facendoti sentire uno schifo, una fallita totale, un vero e proprio caso umano, come quelli della De Filippi prima maniera o della D’Eusanio per intenderci, cominci a riflettere.  Ripercorri tutta la tua vita alla ricerca del motivo di tanta tremenda sfortuna. Cos’è che è andato storto  … cos’è che non hai capito … dov’è che hai sbagliato?  Ed ecco l’illuminazione. Tu non hai nessuna colpa, anzi. Se c’ è un colpevole in tutta questa storia di certo non sei tu ma lei  … no, non la tua amica … lei … la parafrasi. O meglio l’uso smodato e scellerato che tutti che fanno. Capisco che non si possa dire sempre quello che si pensa (per molti poi è proprio sintatticamente impossibile), che si finirebbe con offendere il nostro interlocutore (soprattutto se si ha un lessico abituale già ben oltre il turpiloquio) però a tutto c’è un limite.  Non solo perché ormai il confine tra parafrasi e presa per i fondelli è sempre più sfumato e quantomeno questo non è corretto, ma soprattutto perchè rischiamo di non capire. Se avessimo compreso subito che “bambino vivace” significava “rompicoglioni immane” forse ci saremmo dati una calmata e adesso avremmo più di un paio di amici da chiamare il sabato sera. Se ci avessero detto in faccia che era inutile studiare perché purtroppo il nostro cervello proprio non ce l’avrebbe fatta, non avremmo perso tempo. Avremmo imparato un mestiere e amen. Invece dì passare di facoltà in facoltà fino all’età della pensione solo perché eravamo “intelligenti … ma non ci applicavamo”, che poi non capivamo nemmeno cosa significasse.  E se invece di dirci che dovevamo “curarci di più” ci avessero fatto notare quanto eravamo “sciatte” (perché questo è il vero significato di quella così gentile ma quanto mai falsa espressione) non saremmo andate in giro come la sorella sfigata di Ugly Betty. Ma dico io costava tanto alle nostre amiche svelarci che non avevamo i capelli “mossi”, come diceva la nostra mamma (nostra e di tutte le parafrasi), ma così ricci, crespi e gonfi da farci assomigliare il cranio a un fungo atomico? L’avessero fatto vi avremmo posto rimedio, quanto prima! Ed altrettanto a quella che non era solo “peluria”, ma una distesa sconfinata e incontrollabile di “peli, baffi e sopracciglia” che nemmeno l’ultima attrazione circense appena approdata in città si sognerebbe di portare in giro così orgogliosamente! Forse avremmo avuto una vita sociale anche noi! Noi che pur non essendo alte e longilinee indossavamo comunque quei camicioni tanto di moda che non solo non “esaltavano la nostra femminilità” come ci diceva la zia, ma ci facevano sembrare dei veri e propri “sacchi di patate”, informi, un tutt’uno dalla testa ai piedi che non sapevi da che parte guardarci per capire di che sesso fossimo! Tranquilli ve lo svelo io dopo decenni … dello stesso di quella secchiona che non vi ha detto a chiare lettere che era meglio che studiaste perché con quel “poi vediamo … se posso” voleva intendere “domani il compito non te lo passo nemmeno se stai agonizzando!”.  E sapete perché? Per vendetta. Perché l’avete fatta sospirare e sperare per anni definendola “caruccia”, “simpatica”, “così così” o “un tipo” invece di confessarle apertamente che non vi piaceva. Lo stesso identico inganno che ci riservate invitandoci a bere una cosa da voi quando poi l’unico intento e’ quello di scaraventarci sul divano. Basterebbe chiedercelo apertamente. Diremmo di no, ci eviteremmo quattro piani di scale e soprattutto le slogature multiple necessarie per divincolarci e guadagnare l’uscita!  Credetemi così e’ solo una inutile sofferenza. Anche se nemmeno lontanamente paragonabile a quella che si porta dietro la regina incontrastata di tutte le parafrasi. Un miracolo della sintassi vero e proprio direi, spinto fino alla menzogna più nera. Il celeberrimo “periodo di riflessione”. Quanti ne ho conosco di questi pensatori! Uomini assorti e intenti a riflettere, si ma  solo nello specchio della camera da letto di quella che“vedono di nascosto”! Gli stessi” intellettuali” (ora la parafrasi tocca a me!) che popolano il mondo del lavoro, gli ideatori degli inflazionati le “faremo sapere”, “al momento non ci sono posizioni disponibili per il suo profilo”, “appena si libera un posto la prendiamo in considerazione”. Ma ditelo che non avete nessuna intenzione di assumerci, che appena avete letto che eravamo donne in età fertile ci avete scartato, che c’è ben altra posizione in cui vorreste vederci, che avete cassato a priori il nostro amico perché così insopportabilmente giovane e muscoloso in confronto a voi che il solo pensiero di vederlo tutti i giorni in ufficio vi crea un travaso di bile, che devono morire almeno 10 raccomandati prima che si liberi un posto per noi (ammesso che non ne nascano altri 10 nel frattempo … si sa quelli crescono come funghi!). Quanto mai così risparmiamo tempo ed energie tutti quanti!  E invece no. Bisogna per forza essere diplomatici, come se le parole avessero tutte lo stesso significato. Se uno è stronzo ai voglia a chiamarlo “non tanto corretto”, “non tanto per bene”, “fatto a modo suo” o al limite “cretino” ... non è che cambia … stronzo è e stronzo rimane. E lo sapete voi che utilizzate una parafrasi, lo sa lui e lo sanno pure tutti gli altri poveracci che ci sono incappati. Anzi oltre a fare un favore alla semantica italiana scegliendo le parole con cognizione di causa lo fate anche a chi ancora non lo conosce. Eh si perché se vi chiedo “com’è tizio” e mi dite “stronzo” io capisco subito e festa finita, gli sto al largo. Se rispondete “così così” magari il beneficio del dubbio glielo do pure! Che poi andare dritti al punto, senza tutte queste manfrine oltre ad evitare fraintendimenti inutili è pure liberatorio! Volete mettere un bel vaffa quando ci vuole! Ah … mi sento più leggera solo a scriverne.  Non mi credete? Provate! Vi fanno un torto? Invece di far finta di nulla, dire “vabbè però la prossima volta stacci attento” e poi rimuginare dentro fino alla fine dei vostri giorni … un bel respiro … un bel “vaffa” … e amici come prima! Voi evitate che a forza di covare rancore vi venga un infarto o la voglia di fare una strage e l’oggetto del vostro “invito” ha la certezza che in questo mondo di abili oratori almeno voi con lui siete stati sinceri! Cosa non da poco direi!

E.L.C.


<parafrasi> <sinonimo> <frase fatta> <bugia> <menzogna> <libera interpretazione> <diplomazia>

Commenti

  1. Miss_Peach2012 me ne ha twittata un'altra dopo aver letto il post "Ti giuro che ci mettero' tutto me stesso" ... anche questa non male!!!

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  2. veramente divertente ..anche se la cosa in se e' triste ..purtroppo e' vero succede.. ma io dopo avergli risposto "ti chiamo in settimana" ho avuto in risposta "see te piacerebbe ..te chiamo io ..forse"
    ..cmq e' da un po' che leggo il tuo blog.. e adesso che torno dalle ferie mi ritrovo con diversi "post" ..(ero rimasto a DIVI O DIVORATI) ..ammetto di non leggerli proprio tutti ..li leggo a pezzi per via del tempo limitato
    ..ma e' cmq un "piacere"

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  3. Certo che hai beccato proprio il re dei cafoni ... ma che gente gira? Comunque ti ringrazio di cuore ... anche se a "pezzettini" l'importante è che tu li legga e lo faccia con piacere. Sono un po'prolissa lo so e me ne scuso ma la natura umana ha così tante sfaccettature che è un peccato tralasciarne qualcuna.Anzi se hai consigli, suggerimenti ecc sai dove scrivermi!

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  4. oooppsss ...hmm e adesso come te lo spiego ?
    ..hmm ..il nick ti ha tratto in inganno ..mi scuso ..e' una storia lunga.. .."ero rimasto a" ..non e' stato un errore di digitazione ..ehh si sono un maschietto ..qnd nel mio caso le parti si sono invertite .mi riferisco al "see te piacerebbe ..te chiamo io ..forse"
    ..perche' non modifico il nick/dati ? ..per pigrizia ..per non dimenticare ..perche boh!?

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  5. ah ah ah ... beh lo sai i cafoni così come i "parasafratori" non hanno differenze di sesso ... li trovi ovunque!

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  6. il mondo e' bello perche e' vario ..non si dice cosi' ?

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  7. Sono un po' sollevata nell'apprendere che personaggi del genere non li trovo solo io...
    ;-) Penso che dovrebbero andare in giro con un bigliettino sulla giacca tipo: Il mio nome è Marco, professione: Stronzo. Almeno una è preparata! Complimenti bel blog!

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  8. Grazie per i complimeti e per il commento, mi hai fatto sorridere davvero e oggi ci voleva! Personaggi del genere sono ovunque e purtroppo a volte non sono nemmeno stronzi/e perchè ci vuole intelligenza per esserlo, ma solo idioti/e! Comunque ti assicuro che man mano la "puzza di bruciato" la senti subito e giri alla larga automaticamente cartellino o no!

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