i love shopping...ops coffeeing!!!!

Non so perché sia nata questa idea. Stavo leggendo l’ennesimo libro di Sophie Kinsella, immedesimandomi come al solito nelle sue eroine. Ragazze comuni (?), come noi, (?) che però vivono a New York, Londra o in altri posti fichissimi e che immancabilmente inciampano per caso nel principe azzurro. (beh come noi forse proprio no!).
Non quello classico però, con cavallo bianco, di nobili natali, che salva la popolana solo perché incantato dalla sua bellezza e poi la mantiene. Al giorno d’oggi sarebbe degradante. E poi la poverina potrebbe scatenare le ire di qualche collettivo femminista o dovergli essere grata a vita sopportando ogni piccolo e grande sopruso. Ma un principe moderno, che sì si innamora di lei, però non perché immensamente affascinante, magra, tonica, scolpita, dai capelli splendenti, gli occhi luccicanti, le labbra carnose (anche in questo sono proprio tutte come noi!).  No, lui a questo non da importanza, nemmeno lo nota quasi. Piuttosto scopre in lei delle potenzialità nascoste, vicine alla genialità, in odore di Nobel, acquisite naturalmente, senza rendersene conto e senza la minima preparazione, anni di studio, apprendistato, gavetta, praticantato, co.co.pro o quantaltro. E di conseguenza le offre un lavoro eccezionale, il lavoro della vita, divertente, appagante e retribuito a sei zeri. Per il quale lei non deve essergli nemmeno riconoscente perché è Lei che sta aiutando Lui. Non il contrario. Il poverino infatti nonostante tutti i suoi contatti, assistenti più o meno particolari, portaborse, lecchini ecc (ricordatevi è uno strafigo ricchissimo …) non aveva mai trovato nessuno che lavorasse in modo così brillante. Il volume dei suoi affari di conseguenza triplica, tutto scorre più fluido, lavora di meno, con meno fatica, può godersi il tempo libero, viaggiare e addirittura dormire senza benzodiazepine, non ha più conflitti, né concorrenti …e pensare che Lei quel lavoro nemmeno lo sapeva fare! Vi faccio qualche esempio. Così per chiarirvi le idee. Per farvi comprendere appieno come tutto ciò sia vicino alla realtà. Il Principe può essere di volta in volta:
·        un manager di successo che innamorandosi della protagonista ne scopre le capacità imprenditoriali finora nascoste e la mette a capo di una sua azienda in crisi che comincia così a fatturare milioni di dollari
·        un fotografo di fama internazionale che imbroccando la campagna pubblicitaria di tutti i secoli la fa diventare una supermodella perché riesce a carpirne la bellezza sconfinata, ma semplice (proprio come tutte noi…). Bellezza di cui nemmeno la nostra moderna Cenerentola si era mai resa conto (come sia possibile poi non accorgersi che si è alti 1,80, con gambe affusolate, pancia piatta, una quarta naturale che sta su, sedere da urlo, occhi verdi da cerbiatta, capelli biondi e denti bianchi che a Barbie gli verrebbe un moto di invidia, io davvero non lo capisco! Ma sarà un limite tutto  mio!)
·        un uomo ricchissimo abituato ad ogni agio e capriccio a cui Lei, sempre la nostra Cenerentola uguale uguale a tutte noi,  crea casini allucinanti e lui invece di denunciarla (gli ruba il cellulare aziendale e manda mail a suo nome!!!) le regala un mega diamante e la sposa. Ma pur sposandola le offre un lavoro perché contestualmente si è liberato un posto nell’attività di un suo amico per la quale sembra fatta apposta. Perché si sa è solo il contratto a tempo indeterminato il vero per sempre!

La lista di eventi fortuiti e fortunati è interminabile, ma ve la risparmio. Ebbene leggevo e pensavo…. mi trasferisco a Londra e fare la personal shopper…. a New York a scrivere su una rivista sfigata, incontro la Wintour di turno che mi farà penare, ma alla fine realizzerà il mio sogno … o a Parigi dopo un matrimonio finito male dove per caso pur senza arte né parte mi troverò a lavorare per Dior. (mi manca ancora il passo iniziale però, ossia il matrimonio)
Mentre facevo tutti questi progetti, programmando in maniera meticolosa ogni dettaglio (ho subito infatti scartato Parigi, non so il francese e poi io le baquette non le posso mangiare) qualcosa mi ha destato … Devo andare a fare la spesa (il frigo ulula letteralmente), dal commercialista (è fine anno e la dichiarazione dei redditi incombe), correre qualche km sul tapis roulant (ho 35 anni e il mio sedere risente della forza di gravità), lavarmi e stirarmi i capelli (trattamento anticrespo a parte che funziona così e così, naturali sembro una disadattata), mandare tutti i report lavorativi di fine anno (non sono un informatico ma sto al pc manco fossi un hacker per scrivere report, protocolli, documenti ecc che secondo me nessuno o in pochi leggono) e milioni di altre cose che non mi basta la giornata!!!!
Forse è da ciò che è nato tutto. I love shooping a parte, come viviamo noi realmente? Che fanno le non eroine di Sophie? (e anche i non eroini?). Come vivono la loro vita reale, il loro corpo reale, il loro lavoro reale, il loro compagno reale …Vorrei affrontare tutto questo giorno per giorno. Ma non abbiate paura. Non come in quei blog di auto aiuto, pieni di lamentele e forum interminabili dove scambiarsi di tutto, dalle esperienze più torbide, agli insulti più turpi, passando con nonchalance tra le ricette del bimbi. Lo vorrei fare senza lamentele, con ironia se si ci riesce, perché la vita seppur meravigliosa a volte è già così pesante!!!!
Lizzy



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