SEMINTERRATO LUMINOSISSIMO

SEMINTERRATO LUMINOSISSIMO

Ho sempre voluto una casa tutta mia, delle mura da possedere, da tinteggiare, buttare giù, rialzare senza dover chiedere il permesso a nessuno. Stanca di pagare l’affitto per qualcosa che non mi appartiene e di lottare col padrone di casa se si rompe il frigo, se mi abbandona lo scaldabagno, se la serranda non si tira giù da quando ho messo piede nella sua bicocca, ho deciso che in fondo tanto vale quei soldi spenderli per qualcosa che un giorno (nel 2042 più precisamente) sarà mio. Ho capito subito infatti che la somma a disposizione, non un tesoretto, ma comunque una buona base per iniziare, non mi avrebbe mai consentito senza mutuo di comprare nulla. O meglio nulla a Roma. A Roma città, non in uno di quei nuovi quartieri fichissimi che dicono siano a Roma ma distano almeno 30 km dalla fascia verde! Già percorro raccordo e tangenziale in lungo e in largo per ore ed ore tutti i santi giorni per raggiungere i vari posti di lavoro (il bello della libera professione precaria!), se mi tocca farlo anche per uscire a cena con gli amici o per andare a trovare i miei, finisce ce mi chiudo in un eremitaggio perenne! Potrò anche sembrarvi viziata, ma se devo accollarmi 30 anni di rate ai limiti dello strozzinaggio, almeno lo voglio fare per qualcosa che mi dia soddisfazione, altrimenti meglio litigare col padrone di casa tutta la vita. Dal momento che non devo gettare le basi per il futuro di nessuno, tanto vale che non rovini il mio. Così, ignara dell’impresa epica che mi attendeva, ho iniziato a cercare casa. Su internet, spargendo la voce tra parenti e amici e nelle agenzie immobiliari.  Qui ho scoperto una strana specie, umana pare, degna dei migliori documentari di National Geographic  … l’agente immobiliare. Un incrocio tra il gatto e la volpe (o meglio un gatto che si crede una volpe), vestito con un uniforme inconfondibilmente, finto chic da riconoscerlo ovunque (le scarpe, fateci caso se vi capita, lo svelano subito), con un falso sorriso misto a paresi stampato in faccia, che rivela altrettanto falso entusiasmo per il bidone/affare che vi sta proponendo, e soprattutto con una scarsissima conoscenza della semantica.  Lui mi ha insegnato che non c’è differenza tra abbellire la verità e raccontare una bugia colossale, tra invogliare all’acquisto e proporre una truffa. E io, che ho sempre ritenuto che ogni parola avesse un significato ben preciso, mi sono dovuta ricredere. Ho dovuto imparare subito che seminterrato luminosissimo in realtà significa una sorta di bunker dal quale vedi entrare timidamente la luce del sole solamente a mezzogiorno in una splendente mattina di agosto attraverso degli oblò che lui chiama finestrelle. “Mi creda signora è meglio qui che al piano terra … sopra sarebbe su strada e la vedrebbero tutti … qui è più intimo” “Si ma qui mi pisciano i cani attraverso le grate direttamente sul divano … e se nessuno mi vede nemmeno io vedo nessuno oltre sto muro schifoso tutto da bonificare (se non ce muffa quaggiù!) …  e poi mica sono nosferatu che ha bisogno delle tenebre … e se per caso ho dei figli? Supplementi di vitamine e calcio fin dalla nascita altrimenti mi vengono pure rachitici poveracci!” “ E se vuole più sole può sempre tagliare l’albero di fronte” E certo cretino così viene giù tutto, visto che le radici del pino secolare che tu chiami albero di fronte sono sotto il pavimento della baracca che mi vuoi vendere … e se non finisco schiacciata dal crollo perché mi dice bene … mi denunciano per procurata frana! Certo se fossi un vino ci starei benissimo qui sotto e tra 30 anni non sarei vecchia ma d’annata! Bah sarà un caso ho pensato, andrà meglio col prossimo seminterrato (non che mi sia fissata con i bunker ma visti i prezzi delle case ho iniziato dai più bassi, magari a volte la fortuna …). In effetti non era male. Se fossi passata sopra al fatto di dover tenere i vestiti in cantina e uscire di casa ogni mattina per  prepararmi, di dover accedere al balcone dalla cucina attraverso una finestrella da raggiungere con una comoda scaletta in legno “a Balduina sa Signora una casa può essere da un lato al piano terra e dall’altro sotto”, di dover improvvisare dei fosbury  per poter andare a dormire tutte le sere (il letto era letteralmente incastrato nella stanza e dalla porta non si poteva raggiungere in altro modo se non saltandoci sopra!) … beh si con il giusto spirito d’avventura si poteva anche fare … peccato che io non abbia intenzione di pagare 360 mila euro per vivere a giochi senza frontiere!!! Tanto vale vada all’isola dei famosi almeno lì pagano loro! Ho capito che forse il seminterrato non faceva al caso mio. Non è però che con il piano terra sia andata meglio. Eppure ero partita con le migliori intenzioni facendo una lista mentale di tutti i vantaggi che offre stare a livello della strada. Innanzitutto il trasloco sarebbe stato più facile, niente mobili, scatoloni, suppellettili da portare su per le scale o incastrare nell’ascensore, in più non avrei avuto nessun inquilino del piano di sotto (bunker a parte ma non tutti i palazzi lo hanno per fortuna) pronto a reclamare se avessi deciso di correre sul tapis roulant, passare l’aspirapolvere o camminare su stiletti tacco 12 dopo le 11 di sera (vabbè queste le ho un po’forzate ma mi serviva una dose di ottimismo per andare avanti) e poi avrei potuto avere un bel giardino magari! Uno di quelli in cui coltivare piante rigogliose, magari anche un limone perché no, da arredare con mobili di design, in cui poter allestire aperitivi e cene per gli amici o solamente abbronzarmi un po’d’estate senza fare km di coda per arrivare al mare. Sì, sì … era questo che mi ci voleva … un bel giardino! Peccato aver poi scoperto che anche piano terra con giardino o spazio esterno non significasse ciò che credevo.  Più che giardini ho visto foreste amazzoniche inestricabili vista bidoni dell’immondizia (che se li sposti nottetempo tanto poi te li rimettono davanti casa!) o direttamente su strade ad alto scorrimento (praticamente un aerosol di smog direttamente dai tubi di scappamento delle auto) o ancora delimitati da mura così alte così da abolire ogni minima speranza di sole e piccole distese di cemento (giardino pavimentato, ma è una presa in giro? O è giardino o è pavimentato … non possono andare insieme!). L’ultima poi è stata la più bella, giardino di 10 mq per metà foresta amazzonica e per metà cemento, metà vista marciapiede lastricato di cacate di cane (e relativi effluvi), più solito cassonetto e metà non solo vista ma direttamente posizionata nella zona posti auto condominiali delimitati ordinatamente da strisce bianche, una delle quali davanti al cancelletto di ingresso. “Vede Signora qui può metterci se vuole un tavolino e una sdraio per prendere il sole oppure parcheggiarci una smart che ci entra giusta giusta”. Ma caro il mio fulminato dal Signore ti pare che io mi metto a prendere il sole qui respirandomi olezzo di escrementi, rifiuti e gas di scarico e magari invito pure il vicino di casa che mi parcheggia di fronte ad unirsi a me, tanto se lascio il cancelletto aperto gli basta solo uscire dal lato conducente invece che passeggero per essere già sulla sdraio … e poi idiota ti ho detto che non ce l’ho la smart … vuoi mica che oltre i 420 mila euro che chiedi (per 65 finti fintissimi mq a balduina) ne spenda altri pure per un auto di cui non ho bisogno!!!. Eh si nemmeno il piano terra evidentemente faceva per me, nonostante i buoni propositi. Eh sì che ne ho visti tanti … annunciati tutti da descrizioni fantastiche: luminosissimo (sì se metto un neon o uno specchio solare gigante), riservato con affaccio interno (sì sulla chiostrina, la rampa del garage condominiale, la casa del vicino, l’auto del condomino accanto…), immerso nel verde (sì come no … il verde dei cassonetti), circondato da natura rigogliosa (se per natura intendi gli escrementi degli animali va bene!) e altre ignominie. Ma non mi sono mica arresa, anzi agguerrita più che mai sono andata a vedere appartamenti che poi ragionando ho capito di non potermi permettere. Tra questi un superattico vista San Pietro o meglio un mega abuso edilizio in cui non avrei potuto invitare amici e parenti al di sopra del metro e novanta e dal quale per vedere il Cuppolone avrei dovuto sperticarmi in mirabolanti acrobazie sul cornicione. Poi  un terzo piano buio dove Michael Jackson e tutti gli zombie di triller avevano infestato l’armadio a muro (le donne si sa è la prima cosa che guardano di una casa e che purtroppo a volte aprono ignare di cosa si può nascondere là dentro) e il bagno (ma cazzo se non si vergogna il padrone di casa almeno tu brutto ignorante che me la devi vendere puliscilo!) con terrazzino (ma ino ino ino) sempre su chiostrina con tanto di cacata di cane o topo viste le dimensioni di qualche decennio fa (anche qui pulisci zozzone visto che vuoi 470mila euro per 70 mq a via dei quattro venti!!!) e un attico in cui non ti ci potevi nemmeno girare dentro ma con 100 mq (pericolanti e ridotti male) di terrazzo “si ha ragione magari d’inverno sta un po’sacrificata ma da marzo a ottobre può godersi tutto lo spazio esterno” Eh si cretino, ammesso anche che faccia caldo da marzo a ottobre e io decida di abitare sul terrazzo visto che nell’appartamento ho spazio solo per i vestiti, gli altri mesi che faccio? cambio casa?. E inoltre una casa carina e ristrutturata ma in un palazzo che cade a pezzi (se mi deve crollare è inutile che spenda per comprarla bella!!!) “Però una volta fatti i lavori nell’ immobile (a spese mie) si rivaluta” … e allora adesso che è pericolante perché non si svaluta e me la metti 460 mila euro? (80 mq balduina) è rimasto senza parole pure lui poraccio!. E ancora una tutta da rigirare (l’ha detto lui … “Guardi Signora la casa è bella ma è stata concepita anni fa basta buttare giù tutto e rigirarla completamente”. E certo tanto chiedi solo 430 mila euro (80 mq piano terra su strada a monteverde … vista cassonetto sempre inclusa) … se sono così annebbiata da darteli per sto tugurio sarò altrettanto inebetita da spenderne altri per girarla.  Voglio precisare, affinchè siate pronti se volete imbarcarvi nella mia stessa impresa titanica, che ho visto appartamenti dai 50 agli 80 (finti) mq. non maggiori, in zona monte verde e monte mario “allargate” (perchè anche i quartieri pare non siano quelli che uno crede … monte mario ad esempio pare arrivi a torre vecchia e al san filippo neri e monte verde fino alla magliana e all’imbocco della Roma Civitavecchia che per chi non è di Roma a dirla tutta sono altre zone, magari anche belle, ma comunque altre zone), da ristrutturare e/o buttare giù e ricostruire. Valutate da queste associazioni a delinquere dai 4 ai 5mila euro a mq (via massimi balduina 10 mila euro mq!!!Nemmeno a piazza Navona!) più un forfettario equivalente ad 1/3 del valore dei mq che aggiungono di loro iniziativa in base al piano, alla via, all’esclusività della zona, alla vista e altre invenzioni! Quindi non paghi 4 mila al metro come ti dicono all’inizio ma 4 mila al metro quadro più un po’ (che tanto po’non è!). Si vede che oltre alla semantica hanno anche brutti rapporti con la matematica. Il numero dei metri può essere un altro esempio … aspettatevene sempre una ventina in meno (differenza tra commerciale e calpestabile … vabbè che compro anche i muri ma mica ci vivo sopra … al limite ci metto un quadro … fammeli pagare di meno) e se poi non ha una pianta regolare anche una trentina perché vi contano tutte le intercapedini, anfratti ecc …. fanno base per altezza per ogni figura geometrica (anche in questo campo si vede che vacillano!). Insomma un caos totale! Credetemi trovare la casa giusta per chi non ha milioni di euro è un’esperienza simile ad una vincita al superenalotto! Quindi studiate e diventate scaltri come loro, imparate il loro linguaggio e non farvi fregare, ma soprattutto armatevi di santa pazienza perché la cosa più inquietante è che non sto inventando nulla e ho menzionato solo le esperienze tipo non ogni singola casa vista in 2 anni di ricerche!!!!

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